Domenica 17 dicembre alle ore 17.00 al Teatro Comunale F. P. Tosti di Ortona con un grande concerto del progetto The Song of A Life, si chiuderanno le attività 2017 dell’Istituto Nazionale Tostiano. Interpreti d’eccezione del pomeriggio musicale saranno il soprano Monica Bacelli, il tenore Marc Mihlofer, il pianista Antonio Ballista.
Ricordiamo che il progetto discografico è stato presentato ufficialmente a Roma nella sede dell’Istituto Centrale Beni Sonori e Audiovisivi il 20 novembre e sta avendo attenzione dalla stampa nazionale e dalla Rai che ne ha parlato nel programma del sabato mattina Momus nella puntata del 25 novembre.
Il progetto nasce in coproduzione con l’Associazione Amici della Musica di Foligno.
L’ingresso al concerto è libero sino ad esaurimento posti.
Antonio Ballista, pianista, clavicembalista e direttore d’orchestra, fin dall’inizio della carriera non ha posto restrizioni alla sua curiosità e si è dedicato all’approfondimento delle espressioni musicali più diverse. Da sempre convinto che il valore estetico sia indipendente dalla destinazione pratica e che le distinzioni di genere non debbano di per sé considerarsi discriminanti, ha effettuato personalissime escursioni nel campo del ragtime, della canzone italiana e americana, del rock e della musica da film, agendo spesso in una dimensione parallela tra la musica cosiddetta di consumo e quella di estrazione colta. Particolarissimi per invenzione originalità e rigore i suoi programmi, che sconfinano talvolta nel teatro ed ampliano spesso gli ambiti rituali del concerto.
Dal 1953 suona in duo pianistico con Bruno Canino, una formazione d’ininterrotta attività la cui presenza è stata fondamentale per la diffusione della nuova musica e per la funzione catalizzatrice sui compositori. Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Bertini, Boulez, Brüggen, Chailly, Maderna e Muti e con l’Orchestra della BBC, il Concertgebouw, La Filarmonica d’Israele, la Scala di Milano, i Wiener Philarmoniker, la London Symphony, l’Orchestre de Paris, le Orchestre di Philadelfia e Cleveland e la New York Philarmonic. E’ stato spesso invitato in prestigiosi festival tra cui Parigi, Edimburgo, Varsavia, Berlino, Strasburgo, Venezia, Maggio Musicale Fiorentino.
Hanno scritto per lui Berio, Boccadoro, Bussotti, Castaldi, Castiglioni, Clementi, Corghi, De Pablo, Donatoni, Lucchetti, Morricone, Mosca, Panni, Picco, Sciarrino, Sollima, Togni e Ugoletti.
Ha effettuato tournées con Berio, Dallapiccola e Stockhausen ed ha collaborato con Boulez, Cage e Ligeti in concerti. E’ fondatore e direttore dell’ensemble Novecento e Oltre, formazione stabile il cui repertorio va dal Novecento storico fino alle più recenti tendenze.
La sua passione per la letteratura liederistica lo ha portato a collaborare con i cantanti Roberto Abbondanza, Magdalena Aparta, Anna Caterina Antonacci, Monica Bacelli, Gemma Bertagnolli,Marco Beasley, Cathy Berberian, Phillys Bryn-Julson, Alda Caiello, Luisa Castellani, Laura Cherici, Gloria Davy, Mirko Guadagnini, Kim Kriswell, Sarah Leonard , Anna Moffo, Alide Maria Salvetta, Susanna Rigacci, Luciana Serra, Lucia Valentini Terrani, Lorna Windsor.
Incide per La Bottega Discantica, Emi, Rca, Ricordi, Wergo.
Ha insegnato nei Conservatori di Parma e Milano e all’Accademia Pianistica “Incontri col Maestro” di Imola.
Marc Milhofer
Munito di un repertorio molto ampio, dalla musica barocca fino alla musica contemporanea (non dimenticando il Bel Canto nel mezzo), Mark Milhofer sta diventando uno dei cantanti più ricercati in Italia. Dopo gli studi al Guildhall School of Music di Londra, Mark ha vinto un posto sul Opera Studio As.Li.Co. di Milano, dove ha studiato con Renata Scotto e Leyla Gencer.
Ha fatto il suo debutto in Italia a Parma nel ruolo di Ramiro in La Cenerentola di Rossini, diretto da Alberto Zedda, con regia di Pier Luigi Pizzi. La sua agenda piuttosto intensa ha visto ulteriori appuntamenti ragguardevoli: The Fairy Queen in Stoccarda diretta da Calixto Bieito e Amor vien dal Destino da Steffani a Berlino (cond Jacobs). Per la Royal Opera House, Londra, nella loro produzione di Orfeo di Rossi al Sam Wanamaker Playhouse. Nadir in Les Pecheurs de Perles di Bizet per la Daegu Opera Festival in Sud Korea, Le Comte de Rosillon in Die Lustige Witwe per l’Opera Graz, Quint in Turn of the Screw di Britten in Malta, Alberto in La Gazzetta di Rossini per Garsington Opera Festival in Inghilterra, Il Barbiere di Siviglia a Monaco e in Olanda, Il Matrimonio Segreto di Cimarosa, Il Turco in Italia, Cosi fan tutte, e Il Mago in The Consul di Menotti, tutti a Torino.
Mark ha lavorato con Zeffirelli nella sua produzione di Pagliacci ad Atene, ha cantato Belmonte in Die Entfuhrung a Salisburgo, e ha recitato Ferrando nella produzione di Giorgio Strehler di Cosi fan tutte di Mozart.
Monica Bacelli
Si è formata con Maria Vittoria Romano e Donato Martorella presso il Conservatorio di Pescara debuttando immediatamente nel Pelleas et Melisande di Debussy al Teatro dell’Opera di Roma. Da allora la sua carriera si è sviluppata nei principali teatri italiani e internazionali (dalla Scala alla Staatsoper di Vienna, dal Covent Garden all’Opera di San Francisco) e presso le principali istituzioni concertistiche (dall’Accademia Nazionale di Santa Cecilia alla Philarmonie di Berlino, alla Carnegie Hall di New York).
Il suo ampio repertorio predilige i più importanti ruoli mozartiani per mezzo soprano, ma si estende dall’opera barocca all’opera francese dell’Otto e Novecento. Riconosciuta interprete del teatro musicale contemporaneo, le sono state affidate numerose prime esecuzioni. Particolarmente importante è stata la collaborazione con Luciano Berio, che ha scritto per lei i ruoli di Marina in Outis, di Orvid in Cronaca del luogo e il brano da concerto Altra voce.
La sua curiosità d’interprete, l’interesse per la musica da camera, la ricerca nel repertorio vocale inconsueto l’hanno portata negli ultimi anni ad affiancare all’intensa attività operistica la realizzazione di progetti che spaziano dalla musica vocale antica alla contemporanea, alla liederistica romantica e del XX secolo.
Monica Bacelli ha ottenuto il Premio Abbiati, riconoscimento della critica musicale italiana. Tra le sue più importanti registrazioni: di Mozart La finta Giardiniera diretta da Nikolaus Harnoncourt per TELDEC, Le nozze di Figaro dirette da Zubin Mehta per SONY e Lucio Silla diretto da Tomas Netopil per DYNAMIC; due versioni di Tamerlano di Haendel, una diretta da Trevor Pinnock per AIVE, l’altra diretta da Ivor Bolton per OPUSARTE; Armida al campo d’Egitto di Vivaldi diretta da Rinaldo Alessandrini per NAïVE e la più recente raccolta di liriche da camera di Ottorino Respighi prodotta dalla Fondazione Cini per Stradivarius.
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