0

Si terrà venerdì 9 novembre alle ore 17.30 nella Sala di Musica di Palazzo Corvo la presentazione del volume sulla cantastorie Giannina Malaspina frutto di una ricerca etnomusicologica che si è sviluppata in Abruzzo ma anche a Parigi e Lisbona.

Interverranno l’etnomusicologo Domenico Di Virgilio e l’antropologo Gianfranco Spitilli che hanno condotto la ricerca e pubblicato il volume assieme a Filippo Bonini Baraldi.

L’ingresso è libero.

 

Questo volume nasce dal nostro incontro con Giannina Malaspina e Marino Ciprietti, cantastorie itineranti, attivi in una vasta area rurale e montana dell’Italia centrale nella seconda metà del XX secolo. Un incontro avvenuto nel 1993, in occasione dell’unica registrazione sonora della coppia durante le questue a domicilio, e maturato in un progetto che ha coinvolto numerosi protagonisti tra l’Abruzzo, Parigi e Lisbona. È una ricerca etnomusicologica e musicale che scaturisce dal desiderio di raccontare ed essere in qualche modo complici di uno straordinario e poco noto fenomeno rituale, intrecciato a sua volta a una vicenda umana particolarmente significativa. Accostandosi alle orazioni per i defunti, alle storie dei santi e alla canzone devozionale dei musicisti girovaghi – come sottolinea Mauro Geraci nell’introduzione – “Giannina inquadrerà il lutto mai sopito per la perdita del padre […] facendosi a poco a poco lei stessa assieme a Marino portavoce, mediatrice di un cordoglio esteso e partecipato, di un dolore cantato ritenuto utile ed esemplare anche per tutti gli altri”.

Indice

Ringraziamenti | Remerciements
Introduzione, Mauro Geraci
Il mio incontro con Marino Ciprietti e Giannina Malaspina, Domenico Di Virgilio
1. Alla ricerca della voce
2. Diasillari alle Macchie
3. L’ambiente mitico e sonoro
4. Per concludere

Il canto alle anime sante, Gianfranco Spitilli
1. Giannina e Tiberio
2. Cantare aldilà
3. Il Giorno dell’Ira
4. Raccomandarsi ai santi

Cosa possiamo fare con i musicisti “tradizionali”?, Filippo Bonini Baraldi
1. Giannina, Francesco e “noi”
2. Una geometria relazionale portatrice di dualità
3. Una geografia rizomatica in divenire
4. Delle feste polifocali e polimusicali
5. Verso una musica decentralizzata
6. Un’etnomusicologia applicata e creativa