Visione. Poesia per musica tra colore e suono.
Negli ultimi decenni dell’Ottocento Francesco Paolo Tosti e Gabriele D’annunzio diedero il via a una proficua collaborazione professionale con la composizione della romanza Visione! D’Annunzio intuì subito la maestria di Tosti e comprese che i suoi testi si adattavano bene alle linee melodiche del Compositore al punto che-in alcune circostanze- utilizzava escamotage poetici e accentazioni diverse per rendere le composizioni scritte le une per le altre. Il binomio tra poesia e musica ricorda un altro importante rapporto tra linguaggi artistici: quello tra musica e pittura. Gli artisti che siano pittori, musicisti, scultori, attori o scrittori vedono a volte più lontano di altri e sentono il bisogno di condividere tali affinità intellettuali e creative attraverso percorsi partecipativi. L’unione delle arti ha origini lontane e già nel Rinascimento abbiamo le prime ingegnose sperimentazioni. La ricerca di strumenti in grado di avvicinare due o più linguaggi artistici ha caratterizzato gli ultimi secoli- e con molte probabilità- questa è una delle ragioni che ha portato a inizio Ottocento il filosofo Trahndorf e successivamente il compositore Wagner ad analizzare e teorizzare il concetto di opera d’arte totale. Il Novecento è ricco di artisti che hanno fatto della collaborazione tra “colleghi” il punto di forza per affrontare i cambiamenti sociali in epoche segnate da rapide evoluzioni culturali come fecero ad esempio i pittori Klimt e Kandiskij e il Compositore Schoenberg. Gettando un rapido sguardo alle loro produzioni si può intuire con facilità quanto le opere di Kandiskij siano state ispirate dalla musica, difatti, molti suoi quadri sono intitolati con termini che evocano ambiti e situazioni musicali come per esempio Composizione, Impressione e Improvvisazione. Schoenberg inserì nella sua musica elementi spaziali che sono propri della pittura come quelli della composizione per orchestra op. 16 chiamata Colori. Il progetto Visioni tra pittura e musica è un omaggio agli illustri figli d’Abruzzo e a quel Cenacolo simbolo di amicizia artistica e autenticità creativa, a cui l’incubatore artistico #ACL- Art City Life di Accademia Italia. Cultura e Società guarda con ammirazione nel rispetto della tradizione, ma con il desidero di rivelare nuove produzioni per una contemporanea Visione del futuro.
Letizia Gomato