Negli anni l’Istituto Nazionale Tostiano si è progressivamente occupato, oltre che di Tosti, anche di altri musicisti abruzzesi con la conseguenza che si sono aperti alcuni filoni di interesse volti alla musica non colta o, se si vuole, popolare, a partire dai compositori, in primis Guido Albanese, che hanno contribuito a costruire quel repertorio di canti abruzzesi che fa parte del grande repertorio delle Maggiolate di Ortona. A poco a poco, su questa scia che peraltro vede un antesignano proprio in Tosti con l’esperienza del Cenacolo di Francavilla al Mare e la pubblicazione dei Canti popolari abruzzesi per Ricordi nel 1879 ci si è aperti all’Altra musica, come avrebbe detto Roberto Leydi e alle tradizioni etnomusicologiche che vedono in Abruzzo una ripresa di interesse anche in collegamento col folk revival.